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PILOTA SVIZZERO, 2.

Ho telefonato a Stefan Hoerler, il pilota svizzero che con il fratello ha partecipato ad uno dei nostri stages di primavera e che ha corso una tremenda avventura. Di ritorno dal Bernina i due fratelli decidevano di fare il Tonale prima di rientrare ad Alzate; Michael completava il percorso regolarmente, atterrando verso le cinque ad Alzate, Stefan, distaccato di una mezz’ora, era atteso poco dopo, ma non se ne avevano più notizie. Verso le sei e mezzo Michael riceveva una chiamata sul telefonino dal fratello che, in stato confusionale, annunciava di avere avuto un incidente e di essere precipitato. Lo choc impediva a Stefan di leggere le coordinare del Gps: l’aliante purtroppo era sprovvisto di Elt(!!!).
Pram ha attivato i soccorsi e grazie ad una specie di conferenza telefonica tra Stefan, Michael e Pram, che traduceva per Franca, che era in contatto con l’elicottero del SAR, si è riusciti a localizzare con discreta approssimazione il luogo dell’incidente. Le squadre del soccorso alpino di Sondrio raggiungevano all’una e mezzo del mattino Stefan ed un medico rianimatore gli prestava le prime cure rimanendo con lui fino all’alba quando l’elicottero del SAR lo recuperava trasportandolo in ospedale: principio di congelamento, principio di collasso, alcune vertebre incrinate oltre a contusioni addominali provocate dall’impatto.
Ricoverato il giorno successivo con un elicottero in un ospedale svizzero, Stefan è stato trattenuto per due settimane e mezzo ed ora sta bene. Dovrà seguire ancora una terapia riabilitativa per le incrinature, ma sembra che non vi saranno conseguenze.
Il morale era molto alto e Stefan mi ha pregato di ringraziare ancora Pram e Franca per la collaborazione in questo caso vitale. Ha promesso che tornerà l’anno prossimo. Lo speriamo anche noi.

Note sull’incidente: è difficile ricostruire esattamente l’accaduto, anche perchè Stefan è rimasto svenuto per circa 30/40 minuti dopo l’impatto, con successiva rimozione dei minuti precedenti . L’aliante, DG 800 18 metri, ha urtato con una estremità un costone sopra il Carnale, una elevazione di circa 2300 metri a 6 km a nord di Sondrio. L’aliante messo in rotazione ha urtato contro il pendio scivolando verso il basso e arrestandosi in un piccolo nevaio. La rottura della semiala e della fusoliera hanno dissipato parte dell’energia cinetica limitando i danni. La visibilità non era buona essendovi molta foschia, l’aliante procedeva poi verso ovest con il sole esattamente di fronte. Stanchezza e abbagliamento potrebbero aver causato un errore di valutazione della distanza dal costone.
A. Bonini

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