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VEN 17 GEN 2020: ELENA FERGNANI CAMPIONE DEL MONDO

Dall’Australia,
il Team Captain della nazionale italiana RICKY BRIGLIADORI:

CAMPIONE DEL MONDO!
CAMPIONE DEL MONDO!
CAMPIONE DEL MONDO!

Debutto scontato, mi rendo conto.
Io non sono Nando Martellini e questi non sono i Campionati del Mondo di calcio.
Ma la gioia di un campione e di chi collabora alla costruzione del successo è la medesima, immensa.

Alle 9,00 i TC sono convocati per una riunione importante.
Attività di hackeraggio sui trackers che trasmettono le posizioni dei concorrenti in differita di 15 minuti. Qualcuno è riuscito ad estrapolare le posizioni dei trackers in real time. L’Australia confessa in diretta mediante il suo TC afferendo che non si sono infrante regole sportive. Gli OGN mediante i Flarm di fatto sono disponibili a tutti in tempo reale. Bla bla bla, di fatto siamo in presenza di un’infrazione.

Nel frattempo si tiene il briefing dei concorrenti. Tema assegnato.
La finestra di gara è solamente di 2,5 ore.
Propongo un briefing non ufficiale dei TC per capire meglio. Parte un complain di tutti i TC.

La direzione gara prende una prima posizione: chiede le scuse del TC Australiano, riferirà in sede IGC, ci saranno provvedimenti.

Nel frattempo si schiera, si rimanda, si rimanda, si rimanda non si sta su. Magri (OPS….) manda su una civetta che non sta su. Ma il direttore di gara non ha le palle di Magri per fargli trovare UNA TERMICA a tutti costi e quindi…DAY CANCELLED.

Nel frattempo la Jury esce col provvedimento: 250 punti di penalità per i concorrenti. L’Australia fa ricorso difendendosi.
Tempi richiesti strettissimi perché è l’ultimo giorno.
UK, USA, Germania e Lussemburgo non sono soddisfatti per la penalità di 250 punti; chiedono la squalifica dei concorrenti.
L’Italia non si associa: non è una questione di concorrente ma di TC. La nostra posizione poi è troppo interessata.
Stiamo fuori dalla bagarre; abbiamo già capito come finirà.
Risulteremo impeccabili.

La Jury si deve esprimere definitivamente ma posticipa la decisione alle 21 della sera; il Presidente infatti è in loco ma i membri si trovano in Europa che è ancora al buio.
Morale, non abbiamo il testo definitivo ma sembra che sia stata inflitta una penalità di 25 punti al giorno per tutti i giorni di gara alle atlete Australiane. Non entro nel merito.

Vere sono le lacrime delle concorrenti Australiane, forse vittime, forse conniventi.
Vero anche che noi siamo inattaccabili e sul gradino più alto possiamo andarci con questa convinzione.

Vi abbiamo raccontato poco di volo e tanto di retroscena.
Lo sport qualche volta è anche questo.

Fatto sta che la nostra squadra è terza.
Margot è stata fondamentale nel risultato, nello spirito, nell’esperienza. E’ ancora una giovane atleta, come la definiamo noi, e sapremo come stimolarla.

Quell’incrocio di sguardo con Elena sul podio, ero lì sotto, rimarranno indelebili per entrambi.
Nell’istante di un lampo ho vissuto, ha vissuto, un profondo senso di riconoscenza.
E’ la vittoria del serio lavoro quotidiano, senza trascurare dettagli, con impegno costante.
Il nobile senso di essersi messo al servizio per una gioia che diviene altrui ma rimane comune per sempre. Anche questo è un modo di vincere.

Oggi il nostro sport è più forte e i messaggi numerosi di autentica sportività che arrivano da tutti voi ci fanno percepire che il nostro movimento può crescere. Sentiamo l’autenticità di quella passione sportiva che è il vero motore della nostra missione.

Grazie Elena!

RICKY

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